Nel 1912, nel cuore storico di Siracusa, l'isola di Ortigia, fu edificata una piccola ma significativa cappella dedicata a San Sebastiano. Questo luogo di culto, situato nelle immediate vicinanze di Porta Marina, è un simbolo tangibile della profonda devozione della città verso il santo.
La cappella si presenta con un design neoclassico distintivo. L'accesso è abbellito da colonne scanalate che reggono un timpano triangolare, sovrastato da una croce. Questi dettagli architettonici, che traggono ispirazione dalle forme dell'antica Grecia e Roma, donano alla cappella un senso classico e di nobiltà.
All'interno, l'elemento di spicco è un altare scolpito nella pietra, arricchito da una nicchia rivestita di un intenso colore rosso. Questa nicchia custodisce una versione ridotta del simulacro di San Sebastiano risalente al XVIII secolo, che viene portato in processione la prima domenica successiva al 20 gennaio ogni anno.
Una recinzione realizzata con catene che delimita lo spazio antistante la cappella, ha lo scopo di proteggere il tempio, impedendo ai veicoli di parcheggiare direttamente di fronte ad esso.
L’accessibilità
La Cappella di San Sebastiano presenta alcune limitazioni. Le persone con mobilità ridotta o in sedia a rotelle potrebbero incontrare difficoltà a causa della recinzione con catene che circonda la cappella. Questa barriera impedisce l'accesso diretto, costringendo i visitatori a osservare la cappella da una distanza di circa 3 o 4 metri.
Non sono presenti strumenti o servizi specifici per le persone non vedenti o ipovedenti. Ad esempio, non esistono riproduzioni tattili della cappella e della statua o descrizioni in braille che possano permettere a queste persone di fruire appieno della cappella e della sua statua.
La cappella non è accessibile all'interno.
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