domenica 9 luglio 2023

La Chiesa di San’tAnna a Siracusa

Chiesa di Sant’Anna, visibilmente rovinata

Non lontano dal lungomare di levante, nel quartiere della Turba, in Ortigia, Siracusa, emerge un monumento dimenticato: la Chiesa di Sant'Anna, o forse meglio dire Ex chiesa. Questo edificio storico, con il suo affascinante frontone del XVIII secolo che si trova  nella Via Gaetano Zummo, è ad oggi in stato di degrado.  La struttura, che si estende su un'area di circa 300 mq, presenta una navata unica, un vestibolo e una torre campanaria[

1].

Le Origini e le Caratteristiche Architettoniche


Dettaglio del portale


La Chiesa di Sant'Anna fu eretta grazie all'intervento della famiglia Requisenz. La navata unica è adornata da piastrelle di Caltagirone, mentre al di sotto si trova una cripta. Negli anni '60, questa cripta ha rivelato la presenza di corpi mummificati di personalità di spicco e membri del clero.[1].

L'edificio originale del XVII secolo fu gravemente danneggiato dal terremoto del 1693, che ne richiese la ricostruzione nel 1727[1]. La chiesa rinnovata fu dedicata a Sant'Anna e all'Immacolata, come testimoniato dall'iscrizione latina sul portale[1].


Condizioni Attuali della Chiesa di Sant'Anna


La facciata


Sfortunatamente, la Chiesa di Sant'Anna si trova ora in uno stato di degrado. L'esterno dell'edificio mostra chiaramente i segni del tempo e della mancanza di manutenzione, con il vetro della finestra rotto e la porta in condizioni disastrose.

La necessità di un intervento di restauro è evidente. Forse, considerando le attuali condizioni della chiesa, potrebbe essere necessaria una demolizione e una ricostruzione piuttosto che un semplice restauro.


Tentativi di Restauro e Controversie

Nel 2019, il comune di Siracusa ottenne un finanziamento di 780.677,98 euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria della chiesa di Sant'Anna[2]. Questi fondi erano destinati alla riconversione dell'edificio in un centro di accoglienza[2].

Nel 2022, a causa di ritardi e mancanza di progressi nei lavori di restauro, la Regione Sicilia ha

Avvisato di voler revocare il finanziamento[3].


Accessibilità

Come in ogni articolo, discutiamo dell'accessibilità del luogo, anche se in questo caso ha poco senso perché la chiesa, Se fosse riaperta e se mantenuta tale )ipotesi molto lontana dalla realtà al momento), difficilmente rimarrà la stessa di adesso. Ad ogni modo, al momento ci sono degli scalini che anticipano l'entrata, rendendola impossibile in autonomia per le persone in sedia a rotelle, ma la strada per arrrivare davanti la chiesa per osservare la facciata è abbastanza percorribile. Non ci sono mappe tattili o altri strumenti utili a persone con disabilità visiva.



Fonti


[1]: Chiesa Sant'Anna - Antonio Randazzo

[2]: 780mila euro al comune di Siracusa per il restauro della chiesa di Sant’Anna in Ortigia - Libertà Sicilia

[3]: Pronto il provvedimento di revoca del finanziamento di 780.677,98 euro destinato al centro di accoglienza Sant’Anna in Ortigia - Libertà Sicilia

la chiesa del Collegio dei Gesuiti a Siracusa

  Un gigante silenzioso


La chiesa fotografata con il grandangolo, da  via Landolina


in Via Landolina, a pochi passi da Piazza Duomo, sorge un monumento di notevole importanza storica e culturale: la Chiesa del Collegio dei Gesuiti. Questo edificio, la più grande chiesa barocca di Ortigia, è un emblema del patrimonio architettonico della città. Tuttavia, la sua ubicazione in una via stretta e pedonale,  ostacola la piena ammirazione della sua maestosità[1].


 Storia e caratteristiche


Parte della facciata fotografata con il grandangolo.

La chiesa, dedicata a San Giuseppe e a Sant'Ignazio di Loyola, fondatore dell'Ordine dei Gesuiti, fu progettata nel 1635[1]. Dopo il terremoto del 1693, il complesso monastico fu restaurato da Pompeo Picherali[1]. La chiesa si distingue per la sua affascinante facciata barocca, impreziosita da una inferriata in ferro battuto, decorazioni corinzie e un bassorilievo che raffigura un volto giovanile circondato da ghirlande floreali[1].


La lunga chiusura e i tentativi di restauro


Da un’altra prospettiva


Nonostante la sua importanza, la chiesa ha subito un lungo periodo di chiusura, dimenticanza e danni causati dal terremoto del 1990[2]. Nel 2018, tuttavia, è stato annunciato un progetto di restauro, finanziato dalla Regione con un importo di 800 mila euro[2]. Successivamente, nel dicembre dello stesso anno, il Dipartimento regionale della Protezione Civile ha avviato i lavori.


 Un futuro incerto 


Foto serale


Nonostante la disponibilità di fondi, i lavori di restauro sono attualmente in sospeso e la chiesa rischia di subire ulteriori danneggiamenti[3]. Tuttavia, la comunità locale esprime un crescente desiderio di riaprire la chiesa al pubblico e ai turisti, riconoscendo il suo valore storico e culturale per la città e per l'intera Italia meridionale[3].



L’accessibilità 


La via Landolina, pur essendo spesso affollata di pedoni, è accessibile anche in sedia a rotelle. Tuttavia, l'accesso all'interno della chiesa è limitato da alcuni scalini, rendendo impossibile l'ingresso autonomo in sedia a rotelle. Purtroppo, non sono presenti mappe tattili, targhe in braille o codici QR che permettano alle persone non vedenti o ipovedenti di scoprire autonomamente le opere d'arte all'interno della chiesa o la chiesa stessa.


Fonti:

[1] "Chiesa del Collegio dei Gesuiti", Antonio Randazzo

[2] "La chiesa del Collegio a Ortigia, un pezzo di storia dimenticato: l'edificio verrà restaurato", Giornale di Sicilia

[3] "Siracusa. La Chiesa del Collegio, la più grande in Ortigia: il monumento è negato!!!", Libertà 

venerdì 7 luglio 2023

La Chiesa dello Spirito Santo a Siracusa

  1.  Un Monumento ricco di storia e tradizioni 


    La chiesa con la sua cupola


    La Chiesa dello Spirito Santo, un gioiello architettonico nel cuore di Ortigia a Siracusa, è un luogo di grande importanza storica e culturale[1]. Questo edificio sacro, costruito nel 1727 su progetto di Pompeo Picherali, sorge sulle rovine di una chiesa più antica, distrutta dal terremoto del 1693[1].


    Un Capolavoro di Architettura


    La facciata della chiesa

    La Chiesa dello Spirito Santo rappresenta un esempio emblematico del barocco settecentesco[1]. La facciata, opera di Picherali, è caratterizzata da due ordini sormontati da una trifora e separati da un cornicione di grande impatto visivo[1]. L'uso di un calcare bianco luminoso dà vita a un gioco di piani e forme, con decorazioni morbide e fantasiose che definiscono ogni dettaglio strutturale[1]. L'interno della chiesa è altrettanto maestoso, con un design che rende lo spazio interno dinamico e variegato[1].


    L'Arciconfraternita dello Spirito Santo

    La Chiesa dello Spirito Santo ospita l'Arciconfraternita dello Spirito Santo, un'istituzione fondata nel 1652[1].   Come vedremo nel prossimo paragrafo, l’Arciconfraternita è in  forte declino, ma un piccolo gruppo di quindici siracusani continua a mantenerla viva[1].


    Tradizioni e Declino


    La chiesa sul lungomare

    In passato, la Chiesa dello Spirito Santo era un punto focale per i riti della Settimana Santa[1]. Tuttavia, a partire dagli anni '60, queste tradizioni hanno iniziato a perdere il loro splendore, a causa dello spopolamento di Ortigia e del cambiamento delle abitudini sociali[1].


    Restauri e Speranze

    Nonostante le sfide, c'è ancora speranza per la Chiesa dello Spirito Santo[2]. La chiesa è attualmente chiusa per lavori di restauro, ma c'è un forte desiderio tra i membri dell’arciconfraternita di vedere la chiesa riaperta e le sue tradizioni rivivere[2].


    Eventi Culturali


    Da un’altra prospettiva


    L'ultimo evento culturale di rilievo presso la Chiesa dello Spirito Santo risale al dicembre 2012, quando la chiesa ha aperto le sue porte alla musica lirica[3]. Questo concerto ha riscosso un grande successo tra il pubblico siracusano[3].


    Accessibilità


    L’ingresso è preceduto da due scalini


    Nonostante la sua importanza storica e culturale, l'accessibilità alla Chiesa dello Spirito Santo presenta delle limitazioni. L'ingresso della chiesa è preceduto da due scalini che possono rendere difficile, se non impossibile, l'accesso autonomo per le persone in sedia a rotelle. All'esterno, non ci sono corrimano per aiutare le persone con mobilità ridotta. Non sono presenti mappe tattili o in braille, né codici QR, per facilitare la fruizione della chiesa o delle opere d'arte che contiene per le persone con disabilità visive, cieche o ipovedenti. Un punto positivo è la presenza di una fermata dell'autobus nelle vicinanze, che rende la chiesa facilmente raggiungibile per coloro che utilizzano i mezzi pubblici


    Fonti

    [1]: Antonio Randazzo, Chiesa dello Spirito Santo

    [2]: Galleria Roma, Chiesa dello Spirito Santo

    [3]: Giornale di Siracusa, Successo del concerto Romanko-Manigrasso, la lirica internazionale passa da Siracusa

La Chiesa di San Giovannello (San Giovanni Battista) a Siracusa, nel quartiere Giudecca

 Nascosta in Ortigia, a Siracusa, si trova un gioiello architettonico di grande fascino: la Chiesa di San Giovanni Battista, conosciuta localmente come San Giovannello[1]. Questa chiesa, situata nella suggestiva Piazza del Precursore nel rione Giudecca, è un luogo di grande  importanza storica, noto anche per essere a cielo aperto, senza tetto.



La facciata della chiesa di San Giovannello

Storia e Architettura

La storia di San Giovannello risale al IV secolo, quando nel luogo dove adesso possiamo ammirare questo edificio religioso,  fu costruita una basilica paleocristiana su ordine del vescovo Germano[1]. Ma l'edificio che vediamo oggi risale al 1380, costruito grazie al lascito di Pandolfina Capece[1]. Questa chiesa ha sempre avuto un ruolo di primaria importanza nella comunità religiosa siracusana, tanto da essere definita "prima post episcopalem", ovvero "la prima dopo la Chiesa Cattedrale"[1]. La chiesa si trova nel quartiere Giudecca, un'area storica di Ortigia che una volta ospitava una sinagoga[4].

L'architettura di San Giovannello è unica nel suo genere, e ogni anno attrae numerosi turisti. Il portale quattrocentesco, il rosone e l'apice della facciata, sebbene non allineati tra loro a causa delle modifiche subite nel corso dei secoli, donano alla chiesa un fascino particolare[1]. L'interno, a croce latina, è suddiviso in tre navate separate da colonne alternate ad archi ogivali[2].


Dettaglio del rosone


Arte Sacra

L'altare maggiore era dedicato al Precursore, mentre gli altari laterali erano dedicati a Santa Maria della Speranza, a San Bartolomeo Apostolo, a Sant'Antonio di Padova e alla Sacra Famiglia[1]. Le tele di Sant'Antonio di Padova e della Sacra Famiglia sono ora conservate nella vicina chiesa di San Filippo Apostolo[1].


“Interno” della chiesa

Un Nuovo Capitolo

Dopo un secolo di chiusura, la basilica è stata riaperta al culto divino nel 2015[3]. Prima della riapertura, la chiesa era stata utilizzata come luogo per eventi culturali e artistici, e per ricevimenti matrimoniali[3]. Con la riapertura, la chiesa è tornata a essere un luogo di culto, con la celebrazione della Messa ogni sabato[1]. La chiesa ha riaperto le porte alla celebrazione dei matrimoni. Il primo matrimonio dopo la riapertura si è svolto all'inizio di giugno 2015 [3].


Accessibilità

Il quartiere Giudecca, dove si trova la Chiesa di San Giovanni Battista, è accessibile e non presenta barriere architettoniche che impediscono di raggiungere la Piazza del Precursore e ammirare la chiesa4. Tuttavia, per varcare la porta della chiesa ci sono piccoli scalini, che rappresentano un ostacolo per le persone in sedia a rotelle4. Per quanto riguarda le persone cieche e ipovedenti, al momento non ci sono mappe tattili o altri strumenti di orientamento che possano migliorare l’esperienza.

Fonti:


Fonti

  1. Antonio Randazzo 
  2. Wikipedia 
  3. Sicilia & Donna 
  4. Antonio Randazzo - Quartiere Giudecca 

mercoledì 5 luglio 2023

La Chiesa di San Francesco all’Immacolata a Siracusa

 

Facciata della chiesa



Un Gioiello di Siracusa tra Passato e Presente


Nella piazzetta Francesco Corpaci, in via Maestranza in Ortigia, a Siracusa, si trova la Chiesa di San Francesco all'Immacolata, una perla architettonica del XVI secolo. Inizialmente dedicata a Sant'Andrea Apostolo, la chiesa fu in seguito consacrata alla Concezione e alla Madonna del Soccorso. L'edificio è un emblema del barocco, con una facciata adornata dal simbolo dell'ordine francescano (due braccia incrociate) che si affaccia sulla piccola piazza Corpaci.

L'interno della chiesa, con una sola navata e sei altari laterali, è arricchito da affreschi del XVIII secolo che illustrano l'Immacolata Concezione circondata di gloria tra San Francesco e Sant'Antonio. I gradini in marmo degli altari e gli ornamenti in marmo degli altari stessi sono testimonianze del restauro del '600. I lavori di restauro effettuati nel corso dei secoli hanno rivelato i magnifici portali del Quattrocento e tracce del convento adiacente[1].


L'Orologio della Chiesa


Primo piano dell’orologio frontale  

Un dettaglio interessante è la presenza di un orologio meccanico risalente al XIX secolo, allocato sulla torre annessa alla facciata centrale. Questo orologio è un residuo della defunta Chiesa di Sant'Andrea dei Teatini. La torre, ornata con dettagli in bassorilievo e pinnacoli a forma di coppa, presenta una affascinante finestra a due aperture [1]. L'orologio apporta un elemento di eleganza storica alla chiesa, riflettendo il fluire del tempo e le varie metamorfosi che la chiesa ha attraversato attraverso i secoli. È interessante osservare che sulla medesima torre è collocato un altro orologio, situato su un lato della facciata.



Dettaglio dell’orologio laterale 

O

Cronaca Recente e Situazione Attuale

Nel 2021, un frammento della facciata della chiesa dell'Immacolata è precipitato, un evento che è stato descritto come una "tragedia evitata per poco", dato che poco prima del crollo, un passante si trovava sotto la chiesa[2]. Questo incidente ha portato alla chiusura temporanea dell'area+ circostante la chiesa per garantire la sicurezza del pubblico. Da allora, la chiesa è rimasta chiusa.


Prospettive Future

Fortunatamente, nel dicembre 2022, è stato annunciato un finanziamento di 2 milioni e 100 mila euro per la messa in sicurezza e il restauro della Chiesa di San Francesco d'Assisi all'Immacolata, grazie ai fondi del PNRR, finanziato dall'Unione Europea – Next Generation EU[3]. Questo finanziamento permetterà di effettuare interventi di messa in sicurezza e, probabilmente, di restauro, con l'obiettivo di riaprire la chiesa al pubblico e al culto entro il primo gennaio 2026[3].


Accessibilità

Il portone per entrare in chiesa 


Nonostante la sua importanza storica e culturale, la Chiesa di San Francesco all'Immacolata presenta alcune barriere architettoniche che ne limitano l'accessibilità. L'ingresso alla chiesa è preceduto da scalini, rendendo l'accesso difficile per le persone in sedia a rotelle. Inoltre, l'assenza di corrimano può rappresentare un ostacolo per le persone con difficoltà di deambulazione. Per quanto riguarda le persone con disabilità visive, la chiesa non offre mappe tattili che rappresentano la piantina della chiesa, né targhe in braille o codici QR all'interno che potrebbero facilitare la fruizione della chiesa stessa e delle opere d'arte contenute al suo interno.





Fonti


 1.  AntonioRandazzo

2. BlogSicilia

3. LibertaSicilia

L’Ex chiesa di Gesù e Maria a Siracusa

 


Facciata dell’ex chiesa

L'ex Chiesa di Gesù e Maria, situata in Via Capodieci, in Ortigia, è un esempio notevole di architettura del Seicento. Il suo portale, ampio e sofisticato, è l'unico elemento rimasto dell'originale edificio, a seguito delle numerose modifiche subite nel tempo. Questo ingresso, con le sue linee geometriche essenziali e le sue decorazioni floreali eleganti, è un esempio di architettura del XVII secolo.

Nonostante non sia più un luogo di culto, poichè sconsacrata da tempo,  l'ex Chiesa di Gesù e Maria conserva un legame con il patrimonio culturale di Siracusa.

Ho avuto l'opportunità di visitare, nel 2022, l'ex Chiesa di Gesù e Maria in occasione di una mostra artistica. L'interno della chiesa è completamente spoglio, ma l'atmosfera che si respira è di un silenzio solenne e rispettoso. La chiesa viene aperta al pubblico sporadicamente per ospitare mostre d'arte, trasformandosi in un insolito e affascinante spazio espositivo.

Per quanto riguarda l'accessibilità, è importante notare che l'accesso all'ex Chiesa di Gesù e Maria potrebbe presentare delle difficoltà per le persone in sedia a rotelle o con mobilità ridotta. Infatti, per entrare è necessario prima salire e poi scendere uno scalino, e non ci sono corrimano per aiutarsi. Per le persone cieche o ipovedenti, l'accessibilità è a discrezione degli organizzatori della mostra.

Il monumento a Giuseppe Garibaldi a Siracusa

Primo piano del busto in marmo di Garibaldi, con lo sguardo rivolto a destra rispetto all’osservatore, verso il mare del foro italico.
Primo piano del busto di Garibaldi


 Il monumento a Giuseppe Garibaldi a Siracusa, situato nel Foro Italico, noto popolarmente anche come Marina, è un'opera d'arte realizzata dall'artista locale Luciano Campisi. Questa rappresentazione di Garibaldi si distingue come un simbolo dell'Unità d'Italia. L'immagine del generale è stata abilmente scolpita in un'espressione di serietà e meditazione, con lo sguardo che si proietta verso il mare, a nord in direzione di Roma.

Il monumento stesso è un busto di marmo, che si erge su un piedistallo stratificato alto circa 3 metri e mezzo  di forma quadrata. Questa struttura è posizionata tra aiuole che, pur essendo presenti, non ostacolano la vista dell'opera.


L’accessibilità del monumento 


In termini di accessibilità, il monumento a Garibaldi è facilmente accessibile anche per le persone in sedia a rotelle o con mobilità ridotta, grazie alla presenza di percorsi adeguati alla marina e nei dintorni. Questo rende il monumento un punto d’interesse dove tutti possono avvicinarsi.

Per le persone con disabilità visive, l'accesso al monumento potrebbe presentare delle sfide. Non ci sono punti di riferimento specifici o mappe informative disponibili, e non ci sono testi in braille. La presenza di una mappa informativa contenente un codice QR che permette di visitare una pagina web informativa accessibile, o un testo informativo in braille, potrebbero essere soluzioni  volte a migliorare l’accessibilità, per garantire un'esperienza più completa a tutti i visitatori.


 

Foto grandangolare del monumento 

Luoghi più cliccati